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I Luoghi Unesco d’Italia | Padova Urbs Picta. La Città che ospiterà il World Tourism Event 2021 punta sul brand Unesco

05 Maggio 2021

Newsletter a cura di WTE

Padova Urbs Picta. La Città che ospiterà il World Tourism Event 2021 punta sul brand Unesco

Sarà Padova Urbs Picta l’unica candidatura presentata dall’Italia per l’inserimento nella World Heritage List Unesco, in occasione della 44esima edizione del prossimo Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco di fine luglio, che si terrà online dopo il rinvio di novembre 2020 a causa della pandemia. Una soddisfazione e una responsabilità importanti per la Città che dal 23 al 25 settembre ospiterà il World Tourism Event for World Heritage Sites.

Ne parliamo con l’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Padova Andrea Colasio

Assessore, la Città di Padova annovera già nella World Heritage List Unesco un bellissimo luogo cittadino, quale l’Orto Botanico, e da tempo sta lavorando alla candidatura di Padova Urbs Picta con ben 8 siti che si caratterizzano per la presenza di importanti cicli pittorici trecenteschi, tra cui la Cappella degli Scrovegni e il Palazzo della Ragione, che sarà sede proprio del WTE 2021. Che cosa significa questa candidatura per la Città e per la sua cultura?
Padova, nel XIV secolo, fu attraversata da due fenomeni rilevanti: la presenza, da un lato, di Giotto e i giotteschi, e, dall’altro, della signoria Carrarese, che ha segnato in profondità la storia cittadina. Giotto, nella Cappella degli Scrovegni, compie una vera e propria rivoluzione artistica, va oltre la visione iconografica bizantina e apre a una compiuta laicizzazione e umanizzazione dell’arte, introducendo colore, azione, movimento e sentimenti. Dopo di lui, questa azione è proseguita da altri artisti, cosiddetti giotteschi, che  ci hanno lasciato opere meravigliose, che ancora oggi si possono ammirare a Padova, come -una per tutte- l’Annunciazione del Battistero del Duomo di Padova.
La signoria Carrarese, nello stesso periodo, attua una politica autocelebrativa che, decisamente più di altre signorie italiane, è politica dell’immagine. Per questo, chiama in città i maggiori artisti dell’epoca. Grazie alla famiglia Carrarese e ad altri seniores al suo servizio, in meno di un secolo a Padova si concentra una presenza significativa di grandi artisti, in grado di assecondare e rendere al meglio le grandi ambizioni dei potenti cittadini, che ha dato vita ad un ciclo di affreschi che non ha uguali al mondo.
La candidatura di Padova Urbs Picta a patrimonio Unesco è occasione, dunque, per far conoscere questo periodo della storia cittadina ai padovani e ai visitatori di tutto il mondo, che grazie anche al brand Unesco potranno arrivare in città. È stata occasione per mettere in rete tutti i luoghi di questa storia. E, soprattutto, è occasione per rimpossessarsi di questa storia, per ricostruire un’identità cittadina, meritevole di essere valorizzata, con un percorso che è partito circa vent’anni fa e nel quale sono coinvolti tanti soggetti della città, istituzioni e associazioni.

Quali azioni ha messo in campo la Città per il rilancio del turismo post Covid? E, in particolare, quanto conta il brand Unesco in questo?

Siamo consapevoli che il brand Unesco avrà riflessi turistici importanti, ancora più importanti in questo periodo di ripartenza. Essere patrimonio Unesco è, senz’altro, un modo anche per rendere consapevoli le istituzioni e soprattutto i cittadini dell’importanza di tutelare il proprio patrimonio cittadino e di valorizzarlo come merita.

Il nostro obiettivo, come Amministrazione, è di rilanciare Padova tra le grandi città d’arte italiane ed europee. Per questo abbiamo avviato una campagna di promocommercializzazione incentrata proprio sull’Urbs Picta, con un investimento di circa 2 milioni di euro. Attualmente, Padova conta circa 2 milioni di presenze turistiche l’anno -è la terza città in Italia per crescite turistiche dopo Matera e Napoli- e siamo certi che esse non potranno che aumentare, visto che il brand Unesco vale, all’incirca, un 15% in più, in questi termini.

La città come si sta organizzando per questo importante appuntamento?

Oltre alla promozione turistica, abbiamo avviato un’importante azione di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, restaurando monumenti importanti, come ad esempio, il Castello Carrarese, e abbiamo realizzato grandi spazi per esposizioni, in modo da rendere la città ancora più accogliente per la cultura e l’arte quali il centro culturale San Gaetano e lo spazio espositivo al Museo Arentano.

Padova ha ospitato con successo ben tre edizioni del Salone Mondiale dei Siti Unesco, quali sono le aspettative per la prossima edizione?
Il WTE è un evento importante, che la nostra città conosce bene, avendolo già ospitato  in passato. Siamo consapevoli che il Salone sarà, ancora una volta, una bella vetrina per Padova, richiamando qui operatori turistici, istituzioni, giornalisti. Non dimentichiamo che il nostro Paese è leader mondiale quanto a numero di beni patrimonio dell’Umanità Unesco, un patrimonio tutto da conoscere e valorizzare.

L’appuntamento per scoprire i cicli pittorici trecenteschi è il World Tourism Event for World Heritage Sites, in calendario a Padova dal 23 al 25 settembre 2021.
Qui tutte le info per partecipare e per esporre: www.wtevent.it