GENOVA


12/14 SETTEMBRE 2024

SALONE INTERNAZIONALE
DEL TURISMO

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LA REGIONE VENETO PROTAGONISTA AL WTE UNESCO. L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE I SITI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ: NE PARLIAMO CON L’ASSESSORE AL TURISMO, FEDERICO CANER

26 Agosto 2020

Il Veneto è senza dubbio una delle regioni italiane con più siti Unesco e da anni partecipa al WTE Unesco, di cui peraltro ha ospitato ben tre edizioni nella splendida cornice del Palazzo della Ragione a Padova. Dal 24 al 26 settembre prossimo la Regione Veneto sarà tra i protagonisti del Salone mondiale dei siti e città Unesco al WeGil di Roma.

“Il WTE si presenta come il più importante evento dedicato ai siti Unesco che si svolge in Italia – spiega l’assessore al Turismo Federico Caner – e come tale è un momento di comunicazione verso il pubblico ma anche un momento di confronto per affrontare le problematiche legate alla valorizzazione dei siti, per cui è essenziale la presenza del Veneto, la Regione italiana con il maggior numero di siti inseriti nella World Heritage List (WHL). Anzi – annuncia – stiamo lavorando per riportare la manifestazione proprio nella nostra Regione, nella città di Padova: sarebbe anche di buon auspicio per la candidatura dell’Urbs Picta, la Cappella degli Scrovegni di Giotto e i cicli affrescati del ‘300 di Padova.”

Assessore Caner, Lei ha annunciato, lo scorso mese di giugno, un investimento importante sulla comunicazione e promozione turistica post Covid, puntando anche sui beni Unesco del territorio veneto per risollevare il settore turistico. Quanto è importante il brand Unesco in quest’ottica?

I siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO sono stati creati per salvaguardare luoghi e tradizioni unici dal punto di vista culturale e naturalistico, la cui protezione è ritenuta importante per l’intera comunità mondiale. Anche se lo scopo principale è conservare questi siti per le generazioni future in un’ottica di cooperazione internazionale, questo riconoscimento accresce la fama internazionale e il prestigio turistico dei siti. Il Veneto può vantare ben 8 siti UNESCO più uno, Padova Urbs Picta, in dirittura di arrivo: un patrimonio, questo, legato al brand riconosciuto a livello mondiale che può aiutare a ridare forza al turismo nel Veneto. Storicamente la visibilità e la diffusione a livello internazionale dell’immagine della località Unesco aumentano le presenze turistiche e in questo momento in cui il turista è più attento nelle scelte delle vacanze essere inseriti nella lista WHL può fare la differenza. La campagna promozionale iniziata darà pertanto una visibilità mirata anche ai Siti Unesco del Veneto, sia nelle ADV che nei redazionali che verranno realizzati.

E quali sono le politiche di valorizzazione del patrimonio Unesco che, come assessore regionale al Turismo, ha messo o intende mettere in campo? 

L’Italia (al pari della Cina) detiene il primato nella Heritage List, contando 55 siti iscritti sotto la tutela dell’UNESCO; come dicevo, di questi, 8 si trovano in Veneto.
Al fine di creare un vero e proprio sistema regionale di promozione e valorizzazione di questo patrimonio culturale e ambientale, abbiamo
formalmente costituito un tavolo di coordinamento dei siti UNESCO del Veneto, con l’obiettivo di promuovere in modo sistemico l’identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale riconosciuto grazie alle proprie caratteristiche di eccezionale valore per l’umanità. Il tavolo è composto dai rappresentanti regionali, dai siti UNESCO e dalle Università del Veneto e conta sulla soprintendenza dell’illustre professor Amerigo Restucci. Parallelamente, un gruppo di lavoro interno sta preparando un piano di comunicazione integrata, che include la valorizzazione dei siti UNESCO del Veneto nelle numerose occasioni di promozione turistica regionale, in Italia e all’estero. E ancora, la costruzione dell’immagine coordinata, la diffusione degli itinerari turistici legati ai siti e la promozione internazionale degli stessi.

In che cosa si sostanzia la presenza della Regione Veneto al Salone e che cosa ci si aspetta dalla partecipazione al salone? 

E’ stata realizzata una mostra fotografica dedicata che presenteremo proprio alla WTE di Roma, che sarà anche occasione di una presentazione unitaria delle offerte turistiche legate ai siti veneti.

Quest’anno, tra le novità più importanti del WTE Unesco vi è la borsa del turismo online. Quanto, a suo avviso, l’innovazione tecnologica incide sulla promozione turistica? 

Anche prima dell’emergenza COVID19 l’innovazione tecnologica stava cambiando il mondo della comunicazione degli scambi commerciali. Ancora di più adesso si rende necessario aumentare la digitalizzazione del settore turismo con un maggior investimento in questo senso da parte delle strutture turistiche. Molto probabilmente anche dopo l’emergenza sanitaria avremo sia le fiere tradizionali che le borse online. Per quanto riguarda l’offerta turistica del Veneto, il nostro portale turistico www.veneto.eu si avvale già da un paio d’anni delle funzionalità di un DMS, Destination Management System, un software per la gestione integrata delle destinazioni turistiche che consente di implementare gli eventi di valenza turistica regionale, nazionale e internazionale grazie all’apporto di una “redazione diffusa” distribuita tra gli uffici turistici (IAT) di tutto il Veneto, con la possibilità di commercializzare prodotti e servizi disponibili sul territorio.