La Thailandia per la prima volta al WTE Unesco presenta i suoi siti patrimonio dell’Umanità
La Thailandia ha ben cinque siti iscritti nella Heritage list Unesco, tra culturali e due naturalistici. In assoluto il più importante è il Parco Storico di Sukhothai, che racchiude le rovine della prima capitale del Regno del Siam, tra il XIII ed il XIV secolo (1238-1351) All’interno della cinta muraria, lunga circa due chilometri, si trovano le rovine del palazzo reale e di 26 templi, il più grande dei quali è il Wat Mahathat. Il parco è curato dal Fine Arts Department of Thailand con la supervisione dell’Unesco che l’ha dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1991, insieme ai vicini parchi di Kampaeng Phet e di Si Satchanalai. Il parco storico di Sukhothai – senza dubbio il più importante della Thailandia – viene visitato ogni anno da migliaia di visitatori affascinati dagli antichi Buddha, dai palazzi e dalle rovine dei templi. Sukhothai rimase la capitale del Regno fino all’ascesa di Ayutthaya nel 1351. E proprio Ayutthaya (nome completo: Phra Nakhon Si Ayutthaya) è il secondo sito Unesco per importanza del Paese asiatico. Dal 1991 Patrimonio dell’Umanità Unesco, la città si trova su di un’isola alla confluenza di tre fiumi: Chao Phraya, Pasak e Lopburi, 70 km a nord della capitale Bangkok. Per 400 anni (tra il 1351 e il 1767) ben 35 re si susseguirono sul trono di Ayutthaya, controllando grandi parti del Siam, abbellendo ed estendendo continuamente la capitale, che -a partire dal XVI secolo- si popolò di commercianti europei che contribuirono anch’essi al suo splendore architettonico. Nel Settecento, la capitale subì vari assedi da parte dei birmani che la saccheggiarono e la distrussero nel 1767, al punto che la capitale fu spostata definitivamente a Bangkok.
Il terzo sito Unesco della Thailandia è Ban Chiang, primo e unico insediamento preistorico trovato nel Sud-Est asiatico, situato nel distretto di Nong Han, nella provincia di Udon Thani. Scoperto nel 1957, divenne subito noto grazie ai rinvenimenti di un tipico vasellame colorato di rosso. I primi scavi vennero effettuati 10 anni dopo e portarono alla luce numerosi scheletri e offerte funerarie in bronzo. I materiali ritrovati hanno permesso di datare i primi insediamenti tra il 4420 a.C. ed il 3400 a.C., mentre i più recenti vanno dal 2100 a.C. al 200 d.C.
Il complesso forestale di Dong Phayayen e il Parco Nazionale di Khao Yai costituiscono il quarto sito patrimonio dell’Umanità thailandese, iscritto nella heritage list nel 2005. Dong Phayayen (in Thai, Giungla del Signore di Ghiaccio) è una catena montuosa della Thailandia centrale, nella quale trovano sede numerosi parchi nazionali, il più famoso dei quali è il Khao Yai, che è anche il più antico parco del paese (fu fondato nel 1962). Infine, l’utimo sito Unesco thailandese è rappresentato dai due Santuari della vita selvatica di Thungyai e Huai Kha Khaeng, aree pressoché disabitate, che proprio per questo isolamento hanno potuto mantenere l’habitat originale per molte specie animali tipiche del sud-est asiatico.
L’Ente del Turismo Thailnadese ha, dunque, scelto il WTE Unesco per promuovere tanta ricchezza. Il perché lo spiega il dott. Sandro Botticelli, Marketing manager dell’Ente stesso.Per anni –spiega- siamo stati vicini a partecipare al WTE Unesco, poi i vari impegni ci hanno sempre portato, per un motivo o per un altro, a non poter essere presenti, quest’anno abbiamo approfittato di un attimo in più di calma e non ci siamo lasciati sfuggire la possibilità di partecipare alla fiera dei siti Unesco più importanti, in Italia. E come priva volta in assoluto non possiamo che presentarci con il nostro sito Unesco in assoluto più importante e famoso “ il parco storico di Sukhothai”
Come la pandemia ha modificato la vostra azione per la promozione turistica della Thailandia?
La pandemia ha completamente stravolto la nostra attività. Specialmente nel semestre inverno 20/21 le attività verranno ridotte all’osso, basti considerare che per la prima volta da 20 anni a questa parte non parteciperemo al prossimo TTG di Rimini.
Programmi per il futuro?
Come diceva la famosa cantante Marina Rei “Aspettando Primavera”. Purtroppo, solo dal prossimo anno ci potremo permettere di sognare nuovamente viaggi nella nostra amata Thailandia. Confidiamo in una riapertura dei nostri confini tra Febbraio e Marzo del prossimo anno, ma intanto vogliamo farci conoscere al meglio.