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Cremona e il suo Patrimonio mondiale, ricchezza da salvaguardare nell’ottica di Agenda 2030

01 Settembre 2022
Newsletter a cura del WTE

Cremona e il suo Patrimonio mondiale, ricchezza da salvaguardare nell’ottica di Agenda 2030

Cremona vanta, quali beni patrimonio mondiale,  il sito palafitticolo di Lagazzi del Vho, nel comune di Piadena, che fa parte del sito seriale “Siti palafitticoli preistorici delle Alpi”, che annovera ben 111 siti archeologici tra Svizzera, Austria, Francia, Germania e Slovenia e il “Saper fare liutario tradizionale cremonese“, quale elemento del patrimonio immateriale, a cui nel 2019 si è aggiunta la Biosfera del Po Grande, tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Tre beni patrimonio mondiale diversi tra loro, la cui gestione e tutela implica azioni differenti da parte dell’amministrazione comunale.

Il Sindaco della città lombarda, il Prof. Gianluca Galimberti, ci spiega che cosa significa gestire beni patrimonio mondiale così diversificati.

 

Si tratta di tre riconoscimenti diversi fra loro: Patrimonio Mondiale, Riserva della Biosfera e Patrimonio Culturale Immateriale. I primi due coinvolgono la città di Cremona in dinamiche gestionali e di governance definite dall’UNESCO da realizzare congiuntamente a tanti altri e diversificati soggetti: i siti palafitticoli Patrimonio Mondiale sono, infatti, molteplici e distribuiti su un territorio molto vasto che si estende tra Svizzera, Austria, Francia, Germania e Slovenia.

L’uomo e la biosfera, in inglese Man and the Biosphere-MAB è, invece, un programma scientifico intergovernativo che promuove un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile e che riconosce alcuni luoghi in cui la vita dell’uomo e l’ambiente hanno una particolare relazione; nel nostro caso è l’ambiente del Po. Questo comprende, dunque, non solo Cremona, ma anche altri luoghi la cui storia è legata al Po e la governance, in questo caso, è realizzata con i Comuni interessati.

 

Il Saper fare liutario tradizionale cremonese, infine, è Patrimonio Culturale Immateriale, noto anche come “patrimonio vivente”, perché elemento identitario in cui una specifica comunità si riconosce, in un ideale ponte fra passato e futuro. Si tratta di competenze che vengono trasmesse di generazione in generazione, in grado di fornire a comunità, gruppi e individui un vero e proprio senso di identità e di continuità. Cremona è famosa nel mondo per il metodo costruttivo tramandato a partire dal Cinquecento dai grandi maestri che la sua comunità di liutai e liutaie perpetua ogni giorno nella pratica quotidiana.

 

La liuteria rappresenta forse meglio di ogni altro la tradizione della città. Che cosa ha significato dal punto di vista della promozione turistica?

Avere la responsabilità di coordinare il riconoscimento UNESCO nel patrimonio culturale immateriale spinge prima di tutto verso alcuni valori, come quelli di Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, e verso valori etici. Infatti, poiché è costantemente ricreato da gruppi e comunità, il patrimonio vivente contiene molte risposte alle questioni di grande attualità, come la creazione di occupazioni lavorative dignitose e sostenibili attraverso arti e mestieri tradizionali, la protezione della biodiversità e delle risorse naturali, per citarne alcune. In altre parole, salvaguardare il patrimonio culturale immateriale e sfruttare il suo potenziale sostenibile è un modo per proteggere il mondo in cui viviamo e per costruire un futuro migliore per le prossime generazioni.

Di conseguenza, lavorare in modo appropriato sul Piano di salvaguardia del saper fare liutario con la comunità dei liutai e con le istituzioni rafforza ulteriormente l’immagine della città, la sua coesione, la sua riconoscibilità e tutti questi elementi creano formidabili potenzialità anche dal punto di vista dell’attrattività turistica che da sempre valorizziamo, mettendo in primo piano nelle nostre attività questo elemento culturale, presentandoci in contesti internazionali e partecipando a fiere di settore come il WTE

 

Come il Comune di Cremona valorizza e promuove i beni Unesco della città e del territorio?

Innanzitutto, realizza il Piano di salvaguardia, un processo che coinvolge tutta la comunità dei liutai e le istituzioni per identificare rischi e minacce del Saper fare liutario tradizionale cremonese e mettere a punto strategie a sua salvaguardia, in modo che il metodo costruttivo dei grandi maestri del passato possa essere trasmesso alle future generazioni. Inoltre, il Comune partecipa alla rete degli elementi italiani iscritti nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale – che attualmente sono giunti a 15 – e con i quali si è di recente avviato un dialogo che riteniamo sia molto interessante e coltiva costanti relazioni con i Ministeri competenti che sostengono la realizzazione del Piano di salvaguardia attraverso contributi e il supporto degli uffici preposti.

 

Con quali novità e aspettative sarete presenti al salone di Verona dal 15 al 17 settembre?

Cerchiamo di rendere tangibile l’intangibile: lo facciamo attraverso il suono dei violini storici, eccellenti prodotti del metodo costruttivo da salvaguardare, che suoneranno al WTE, per metterci in contatto con gli altri elementi presenti a questo prestigioso salone che riteniamo possa fornirci gli strumenti per gestire, monitorare, valorizzare e incrementare le relazioni con grandi e piccoli operatori che condividono una certa visione del turismo, una dimensione valoriale e un certo stile di vita, e con gli operatori del turismo musicale, che per noi continua a rimanere un bacino importantissimo.

E proprio in occasione della tredicesima edizione del World Tourism Event di Verona, il Saper fare liutario tradizionale cremonese sarà protagonista nel corso dell’inaugurazione, giovedì 15 settembre, con l’esibizione dello Stradivari Golden Bell* 1668c suonato da Lena Yokoyama.

L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Verona dal 15 al 17 settembre 2022.

Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it