Da Torino un’intensa azione di sensibilizzazione e promozione dell’Unesco grazie alla FEACU – Federazione Europea delle Associazioni e Club per l’Unesco
Newsletter a cura del WTE
Da Torino un’intensa azione di sensibilizzazione e promozione dell’Unesco grazie alla FEACU – Federazione Europea delle Associazioni e Club per l’Unesco
In vista della prossima edizione del World Tourism Event che si terrà a Torino dal 21 al 23 settembre, incontriamo la Prof.ssa Maria Paola Azzario, Vice Presidente europea delle Associazioni e Club per l’Unesco e membro del Consiglio direttivo della Federazione Mondiale, per comprendere meglio l’attività della Federazione e le motivazioni che, anche per il 2023, hanno portato la FEACU a patrocinare e a partecipare attivamente al WTE.
Professoressa Azzario, l’UNESCO ha, sin dal 1948, concesso a gruppi della società civile di coadiuvare l’Organizzazione nell’immane opera di ristabilire e mantenere la Pace mondiale attraverso l’Educazione, la Scienza, la Cultura e, la Comunicazione. Sono nati così le associazioni e i club Unesco. In che cosa consiste la loro attività?
L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni UNITE per l’Educazione, la Scienza, la Cultura e la Comunicazione, rispose positivamente alla richiesta di
giovani di Sendai ed Hiroshima, reduci delle prime bombe atomiche, dando loro un importante riconoscimento: favorire la creazione di Associazioni e Club UNESCO, uniche associazioni che ancor oggi possono portare il nome UNESCO. Diffusi in tutti i continenti, le Associazioni e i Club, sono, da allora, gruppi che, volontariamente, divulgano, con attività sui differenti territori, gli ideali di Pace come richiesto dal Preambolo dell’Atto Costitutivo UNESCO: “Poiché le guerre nascono nel cuore delle donne e degli uomini è nel cuore di donne ed uomini che si debbono innalzare le difese della Pace.”
Ci può raccontare, in quanto testimone diretta, quale Quadro Organizzativo l’UNESCO si è dato per realizzare questa collaborazione? Quando è nata la Federazione Europea, quali sono i Paesi aderenti, quali sono i programmi realizzati e futuri?
L’UNESCO, in quanto Agenzia intergovernativa, sin dalla fondazione creò un collegamento istituzionale con i singoli Stati Membri, ottenendo la creazione di Commissioni Nazionali UNESCO che, formate da rappresentanti dei Ministeri Educazione, Scienza, Cultura, potessero far conoscere all’Organizzazione lo status dei singoli Paesi nel merito delle competenze UNESCO e, contemporaneamente, vagliassero le proposte UNESCO attraverso Comitati Nazionali specifici, costituiti da docenti ed esperti, utili a dare contributi per l’’avanzamento di politiche internazionali positive.
Analoga attenzione fu riservata al movimento della Società civile: quando il numero delle Associazioni e dei Club divenne importante, dopo gli anni 70, l’UNESCO indirizzò le Associazioni ed i Club verso le Commissioni Nazionali, perché si creasse una stretta collaborazione e la Commissione divenisse una struttura di sostegno e di collegamento tra la “casa Madre” e le realtà locali. Furono proprio le Commissioni che aiutarono la realizzazione dapprima di Federazioni nazionali, (quella italiana fu fondata nel 1979, con un accordo tra Commissione UNESCO nazionale ed il gruppo dei 12 Club allora già in rete). Successivamente, nel 1981, nacque la Federazione Mondiale, per coinvolgere tutte le Regioni ONU: Africa, America latina e Caraibi, Arabia, Asia e Pacifico, Europa e Nord America (v. schema).
La Federazione Europea delle Associazioni, Club e Centri fu costituita nel 2001 e l’Italia fu uno dei Paesi fondatori. I Paesi che ora fanno parte della Federazione Europea sono:
Armenia, Austria, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Malta, Moldavia, Principato di Monaco, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti d’America.
Scendendo più nel particolare ci può raccontare che posto ha avuto e ha il Settore del Patrimonio nei Programmi della Federazione Europea? Quale il ruolo di Torino in tale contesto?
La valorizzazione del Patrimonio è sempre stato un tema molto importante per la Federazione Europea. Nel 2011, proprio a Torino, appena eletta presidente della Federazione Europea organizzai, in collaborazione con la Commissione Nazionale italiana, la Conferenza Internazionale dal titolo “La salvaguardia del Patrimonio materiale ed immateriale: l’impegno dell’UNESCO e della Federazione Europea dei Club, Centri ed Associazioni”. I partecipanti provenivano da Malta, Cipro, Francia, Spagna, Portogallo, Romania, Russia, oltre che dai 120 Club italiani.
Visitammo i Siti UNESCO del Piemonte, a partire dalle Residenze sabaude. Fu quella anche l’occasione perché il Concorso “La Fabbrica nel Paesaggio, ideato dal Club di Foligno, divenisse un concorso europeo tutt’ora in attività.
Sempre dal 2012, si è dato vita al Programma annuale “Giovani e Musei”. Dal 2017, la Federazione Europea collabora con propri candidati alla realizzazione per il Concorso FICLU “Forum Internazionale di Giovani Scultori del Marmo. Le voci dell’arte: pace, fratellanza e solidarietà”, organizzato dal Club per l’UNESCO di Carrara.
Come si può notare l’attenzione al Patrimonio è costante e riguarda sia le attività degli adulti, sia la formazione per il futuro dei giovani.
Ci racconta uno dei più recenti grandi eventi organizzati a Torino?
Per rinsaldare l’interesse e la conoscenza dei Siti piemontesi, nel settembre 2014, con la collaborazione degli Enti locali, abbiamo organizzato a Torino il Congresso della Federazione Europea, Conferenza Internazionale, “Etica Globale e Pari Opportunità: il contributo delle donne allo sviluppo dell’Europa e del Mediterraneo”, che ha riunito rappresentanti di Club, Centri ed Associazioni UNESCO, Organizzazioni Non-Governative, Fondazioni e Istituzioni Accademiche, provenienti da 16 Paesi, compresi gli Stati Uniti.
Anche in questa occasione non mancò l’attenzione al Patrimonio: una visita nelle Langhe-Roero e Monferrato, allora appena riconosciuto come 50° sito Patrimonio Mondiale, con la collaborazione dei Club UNESCO del luogo, fu visita molto gradita. Inoltre, Palazzo Madama, una delle 22 Residenze Sabaude, fu la degna cornice dell’indimenticabile Serata di Gala, e nella Sala Rossa del Municipio di Torino, fu siglata la “Carta europea di Torino”, che sanciva impegni di cooperazione internazionale.
Per concludere, cosa si attende da questo prossimo WTE che si terrà a Torino, nel settembre 2023, ospitato nelle Residenze Reali dei Savoia, dal 1997, inserite dall’UNESCO tra i Beni del Patrimonio Mondiale?
Mi auguro che i visitatori abbiano modo di conoscere ed apprezzare le Residenze Sabaude, la città con i suoi Parchi, parte integrante della zona MAB Collina Po, ed anche gli altri Siti (molti dei quali seriali) del Piemonte: i Sacri Monti, i Siti Palafitticoli, le Langhe-Roero e Monferrato, la Città di Ivrea. Mi aspetto che gli ospiti lascino la città con il desiderio di tornarci per visite e soggiorni più lunghi, perché colpiti da realtà inaspettate.
Dal canto suo la Città di Torino e i suoi cittadini, provenienti da più Regioni del mondo, offriranno di certo una accoglienza indimenticabile, secondo una tradizione ed uno stile caratteristici che hanno già favorito eventi internazionali e nazionali, agevolato scambi ed incontri che, a loro volta, hanno generato nuove realtà turistiche e produttive.
L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Torino dal 21 al 23 settembre 2023.
Lo staff del WTE è a disposizione per trovare la migliore soluzione di partecipazione all’evento.
Per informazioni: Tel 0758005434 | mail info@wtevent.it | www.wtevent.it