Federalberghi Veneto anche quest’anno presente al WTE.
Newsletter a cura del WTE
Federalberghi Veneto anche quest’anno presente al WTE.
Il Presidente Schiavon: “Puntiamo su accessibilità, sostenibilità, innovazione e digitalizzazione. Necessario un confronto sugli investimenti in infrastrutture e sui problemi da over tourism”
“Rinnoviamo con grande interesse la nostra partecipazione a questa edizione 2022 del World Tourism Event, che consideriamo un evento di caratura mondiale, con l’obiettivo di fare il punto e favorire il confronto tra operatori su temi come accessibilità, sostenibilità, ma anche innovazione e digitalizzazione, che per Federalberghi Veneto sono prioritari. Riteniamo che il WTE possa essere una significativa occasione di comunicazione e condivisione su queste tematiche.”
Il Presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon, ha così sintetizzato le motivazioni che hanno spinto l’associazione regionale delle imprese del settore turistico – ricettivo a essere presenza attiva nell’ambito della tredicesima edizione
del WTE, in programma a Verona dal 15 al 17 settembre.
“Le dinamiche di fruizione dei servizi turistici sono cambiate in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia -ha proseguito il Presidente Schiavon- e riteniamo che possa essere fondamentale per gli operatori del settore avere un momento di riflessione e scambio su argomenti come l’abusivismo, la desertificazione dei centri storici, la mancanza di infrastrutture, o, più in generale, le difficoltà da over tourism che molte città d’arte come Verona, uno dei fiori all’occhiello della nostra regione, si trovano ad affrontare in questo periodo di post pandemia e che rendono più complicata la ripresa del settore. I flussi turistici nell’ultimo anno sono stati importanti e hanno avuto un impatto altrettanto significativo sulle nostre città. Da un lato, si è assistito all’innalzamento del livello qualitativo richiesto per i servizi turistici, dall’altro, non ci dimentichiamo che la città deve essere vissuta dai suoi cittadini, i quali devono poter fruire dei servizi tanto quanto il turista. La nostra volontà è quella di trovare un equilibrio, anche attraverso il controllo dei flussi, che possa garantire la qualità della vita dei cittadini da una parte e la qualità dei servizi per il turista dall’altra, con il coinvolgimento diretto dei Sindaci e delle amministrazioni comunali, che possono essere considerate una sorta di sentinelle dei territori. Con questi obiettivi abbiamo organizzato due incontri di approfondimento proprio su tali temi, nell’ambito del WTE, che si terranno nel pomeriggio di giovedì 15 settembre e sono aperti a tutti.
Quali azioni avete attuato e quali avete in programma per promuovere il territorio regionale e, in particolare, i luoghi Patrimonio dell’Umanità?
Una delle azioni secondo noi più necessaria è senz’altro il coordinamento della rete informativa nei confronti dell’ospite che, oggi, invece è frastagliata e frazionata. L’accesso alle informazioni per il turista deve avvenire in maniera coordinata e unisona, indipendentemente dal mezzo. Di fatto, è ciò su cui stiamo lavorando insieme all’Osservatorio Regionale e alle DMO locali, nella consapevolezza che la coerenza di informazioni e la fruibilità a 360 gradi delle stesse è fondamentale per il posizionamento del branding di una destinazione turistica. Per fare questo è necessario coordinare gli operatori ma anche formarli ed è quanto stiamo facendo come Federalberghi Veneto, con l’obiettivo anche di valorizzare gli investimenti che molti di loro stanno realizzando in innovazione e digitalizzazione.
il Gazzettino 20-8-2020
Qual è la situazione del turismo oggi, vista dal vostro osservatorio privilegiato, dopo i due anni di pandemia?
A nostro avviso è necessario un grosso investimento nella rete infrastrutturale, che è sinergica alla fruizione del prodotto turistico. La ripresa del settore che si è avuta nel 2021 e nel 2022 ha fatto emergere delle difficoltà croniche nelle infrastrutture, non solo in Veneto ma un po’ in tutta Italia. Per quanto riguarda la nostra regione, abbiamo registrato numeri importanti in termini di presenze, in alcuni casi anche superiori al 2019. Quello che, però, è emerso dai nostri dati è che vi è stata una doppia pressione sui vari territori, legata al turismo di prossimità. Non si è avuto, infatti, solo un incremento del turismo di prossimità italiano, ma anche di quello straniero. Il che ha comportato una pressione sui servizi della rete stradale, visto che il traffico aereo non è ancora entrato a regime, e ha evidenziato appunto la necessità di intervenire in modo significativo sulle infrastrutture. Dal lato del turista, probabilmente non c’è stata una percezione negativa, solo qualche insofferenza che va spalmata sui grandi numeri e che, data la grande voglia di tornare a viaggiare, non ha influito così tanto sulla soddisfazione. Ciò non toglie che se vogliamo essere competitivi in termini di qualità dei servizi, questo resta un tema da affrontare con particolare attenzione.
Il brand Unesco è una garanzia e per questo deve essere visibile. Ma ritengo anche che esso comporti, per noi operatori del settore turistico – ricettivo, un’assunzione di responsabilità proprio per l’importanza che riveste in termini di promozione del territorio. Dovremmo prendere ancora più coscienza di che cosa significhi essere parte del circuito Unesco, in termini di tutela e salvaguardia del patrimonio e di valorizzazione, quali sono i vantaggi ma anche le responsabilità che esso comporta. Per questo, in autunno, partiremo, insieme alle istituzioni locali, con la formazione dei nostri operatori, perchè si arrivi presto a una promozione “orchestrale” del territorio e delle sue eccellenze, che tenga conto di una gestione rispettosa del patrimonio culturale, naturale e architettonico della nostra regione.
L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Verona dal 15 al 17 settembre 2022.
Per informazioni: Tel 0758005434 | mail info@wtevent.it | www.wtevent.it