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FICLU, i Club e Centri Unesco osservatori volontari sul territorio per valorizzare e diffondere la cultura del patrimonio mondiale

23 Febbraio 2022

Intervista alla Presidente Teresa Gualtieri

Newsletter a cura del WTE

Anche per l’edizione 2022, in calendario a Verona dal 15 al 17 settembre prossimo, il World Tourism Event ospiterà, tra i suoi protagonisti, la FICLU, Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco. Nella giornata di sabato 17 settembre, in particolare, i rappresentanti dei 105 Club affiliati di tutta Italia saranno riuniti nello storico palazzo della Gran Guardia.
Non potevamo certamente mancare al prossimo WTE – ha spiegato la Presidente FICLU Teresa Gualtieri – visto che il 2022 sarà l’anno del Patrimonio Unesco, con l’importante ricorrenza del 50esimo della Convenzione adottata dalla Conferenza Generale dell’Unesco il 16 novembre 1972 a Parigi. Saremo tutti impegnati su questo tema. A Verona, peraltro, abbiamo un Club per l’Unesco molto attivo e sarà senz’altro un piacere per tutti noi tornare nella città scaligera per un ulteriore confronto tra i club, con il contributo di esperti.

Quali le novità della presenza FICLU al WTE 2022?
Sicuramente il salone sarà l’occasione per illustrare le attività nazionali in rete e, tra le altre, presentare nuove  produzioni editoriali FICLU, come avvenuto a Padova. Di recente è stata, infatti, lanciata una collana di ebook “FICLU in azione, un viaggio tra patrimonio culturale, educazione e sostenibilità”, di cui al momento sono stati pubblicati due numeri: il primo “Paesaggi urbani ed emozioni al tempo del coronavirus”, e il secondo dal titolo “Dall’Unesco a storie di MaB: Sintesi virtuosa tra uomo e ambiente”, che ricalca il corso di formazione attivato da FICLU per celebrare i 50 anni del Programma MaB. Nel corso di quest’anno ne saranno pubblicati altri, sul cibo come identità culturale e con riferimento alla Dieta mediterranea, sul concorso nazionale Diritti Umani,  sui beni culturali minori e i borghi rurali, sul concorso internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”. Come Club e Centri Unesco cerchiamo di agire tenendo conto della stretta relazione tra il patrimonio materiale e quello immateriale di cui alla Convenzione Unesco del 2003, valorizzando con la nostra azione anche le tradizioni, gli usi, i riti, in una parola l’identità viva delle persone e dei territori. Ciò in sintonia con la Convenzione di Faro che evidenzia l’importanza del rapporto tra il patrimonio culturale e le popolazioni che lo hanno prodotto ed ospitato, e che ora svolgono il ruolo di “comunità d’eredità”.

 

Presidente, ci presenti meglio la Federazione Italiana dei Club e Centri per L’Unesco
La Federazione si è costituita nell’ottobre del 1979, con un primo nucleo di 10 Club, a Roma nella sede della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, con l’obiettivo di diffondere gli ideali ed i programmi dell’Unesco cui competono i settori dell’Educazione, Scienza e Cultura e, aggiunto successivamente, della Comunicazione. La FICLU è una rete operativa molto interessante perchè, di fatto, si tratta di osservatori volontari sul territorio che interagiscono con le comunità e con le istituzioni locali. I Club e Centri per l’Unesco sono accreditati ed autorizzati all’uso del logo e del nome dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ed operano sotto l’egida della Commissione stessa, alla quale ogni anno presentiamo un rendiconto di quanto fatto e una programmazione per l’anno successivo. Una struttura unica all’interno della grande Organizzazione delle Nazioni Unite, in quanto componenti della società civile sono strettamente connessi con organismi istituzionali, cioè nel nostro caso con l’entità operativa italiana dell’Unesco, che è Agenzia delle Nazioni Unite.
La Federazione è Ente di Formazione Nazionale riconosciuto dal MIUR ha inoltre in corso molte collaborazioni istituzionali con Organismi di vario genere, tra cui Università.

 

La programmazione per il 2022 che cosa prevede?
Bisogna premettere che i Club che operano sul territorio lo fanno con una certa libertà di programmazione, esplicano il loro ruolo soprattutto in base alle peculiarità locali, ma sempre riferendosi agli obiettivi e priorità Unesco, oltre che a quelli dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Tuttavia, da quando sono Presidente, ovvero dal 2019, insieme al Consiglio Direttivo siamo molto impegnati per la messa in rete di tutte le attività sul territorio nazionale, per al fine di garantirne la coerenza, le sinergie e la valorizzazione. Con questo obiettivo abbiamo ideato il programma  “FICLU in azione”, con progetti e azioni in tre ambiti principali, ovvero quello dell’  Identità-Comunità d’eredità-World Heritage, Educazione di qualità,  Sviluppo sostenibile e Innovazione, a loro volta divisi in sottogruppi tematici, ai quali tutti i club  e centri hanno aderito e partecipano. A ciò si aggiungono i concor-si nazionali, come quarta linea di azione. Puntiamo molto, come l’Unesco stesso ci indica, alla promozione della cultura, dei diritti umani, del concetto profondo di patrimonio mon-diale che deve essere percepito come proprietà di tutti. Ci rivolgiamo soprattutto ai presso i giovani: i Club e Centri lavorano molto con le scuole, anche realizzando corsi di formazione, ed agli studenti delle scuole italiane primarie e secondarie di I e II grado dedichiamo ogni anno il concorso nazionale sui Diritti Umani. Il Concorso  “La Fabbrica nel Paesaggio”, invece,  vede protagonisti imprenditori privati e amministratori pubblici che abbiano realizzato strutture per attività produttive rispettando l’ambiente, il paesaggio.
Un altro concorso, che la pandemia ha bloccato ma che speriamo quest’anno di portare a realizzazione, è quello rivolto a giovani scultori ai quali viene offerto uno stage di scultura in laboratori del marmo di Carrara.

 

A proposito della pandemia, come ha cambiato la vostra attività?
Dopo un primo momento di sconforto e d’incertezza, devo dire che c’è stato uno scatto di orgoglio da parte dei Club e Centri, per cui abbiamo ripreso a lavorare più di prima, realizzando un numero di attività superiore agli anni precedenti. Certamente il disagio è stato alto e continua a condizionarci, in quanto la finalità, e la forza, dei Club per l’Unesco è proprio quella di favorire l’incontro di persone, lo scambio di idee, il confronto, la cono-scenza di identità, storia, anche culture diverse per un reciproco arricchimento, quindi con la pandemia, tutto ciò è stato messo in grave difficoltà. Per fortuna, grazie alla tecnologia si sono trovati nuovi metodi e nuove opportunità di socializzazione. L’idea degli ebook, per esempio, è nata proprio da questa situazione.

 

L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Verona dal 15 al 17 settembre 2022.
Lo staff del WTE è a disposizione per trovare la migliore soluzione di partecipazione all’evento.
Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it