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Il Lazio e i suoi beni Patrimonio Mondiale

11 Giugno 2024

Newsletter a cura del WTE

Il Lazio e i suoi beni Patrimonio Mondiale

Il Lazio è una regione che affascina per la sua varietà di patrimonio UNESCO, che spazia dalle testimonianze dell’antica Roma ai gioielli dell’arte sacra, dalla natura incontaminata alle testimonianze della civiltà etrusca alle tradizioni popolari. Ogni Sito racconta una storia unica, intessuta con la storia dell’umanità, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile e un’opportunità per scoprire le bellezze e le ricchezze culturali di questa terra straordinaria.

Scopriamo insieme i siti che rendono questa regione un vero patrimonio dell’umanità.
Il Centro Storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella Città e San Paolo fuori le Mura dichiarati sito UNESCO prima nel 1980 e successivamente nel 1990 sono custodi di innumerevoli tesori, che raccontano la storia della capitale d’Italia e del mondo. Tra le proprietà extra territoriali spiccano le chiese paleocristiane, autentiche gemme dell’arte sacra, la Basilica di San Pietro e   di San Paolo Fuori le Mura, due delle quattro basiliche papali di Roma, con la loro magnificenza e il loro significato spirituale.

Poco distante da Roma, è possibile ammirare Villa Adriana, la sontuosa residenza dell’imperatore romano Adriano, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1999. La Villa si estendeva su un’area di almeno centoventi ettari, oggi sono visitabili circa 40 ettari. All’interno erano situate strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini, caratterizzate da ricchissime decorazioni architettoniche e scultoree.  Non lontano, sorge Villa d’Este, con i suoi incantevoli giardini rinascimentali e le sontuose fontane, un’ode alla bellezza e all’ingegno umano. Fu acquisita dallo Stato Italiano agli inizi del secolo scorso e aperta al pubblico dopo un importante intervento di restauro. E’stata dichiarata Patrimonio Mondiale nel 2001.

Nella parte più a nord della regione si trovano le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia, testimonianze straordinarie della civiltà etrusca. Questi siti, iscritti nella lista UNESCO nel 2004, sono un’immersione nella vita e nella morte di un popolo antico, attraverso tombe affrescate e monumenti sepolcrali che parlano ancora oggi della loro ricchezza culturale, ingegneristica e religiosa.

Due sono i  gioielli naturali riconosciuti dall’UNESCO  nel 2017 come parte del sito transnazionale delle Antiche Faggete Primordiali della Croazia e di altre Regioni d’Europa la Faggeta depressa  di Monte Raschio di Oriolo Romano, situata all’interno del Parco Naturale Regionale di Bracciano – Martignano, un’oasi di tranquillità e biodiversità, dove gli alberi di faggio si ergono maestosi, formando una foresta che sembra uscita direttamente da una fiaba e  la Faggeta Vetusta  del Monte Cimino a Soriano nel Cimino. Questa faggeta secolare, con alberi che superano i cento anni di età, rappresenta un’importante testimonianza dell’antica foresta che un tempo copriva gran parte dell’Europa.

Il viaggio nel Patrimonio Unesco naturalistico della Regione, continua in provincia di Latina con la Riserva MAB del Parco Nazionale del Circeo un’area situata lungo la costa tirrenica centro meridionale, e comprende una vasta estensione di dune sabbiose, boschi di leccio e macchia mediterranea, oltre a lagune costiere e paludi che ospitano una ricca varietà di flora e fauna.
Anche per quanto riguarda le “Buone pratiche UNESCO per la salvaguardia dei giochi e sport tradizionali” per il Lazio nel 2022 è stata inserita la Corsa della Cannata di Arpino. Questo riconoscimento conferma l’importanza e il valore di una tradizione che si tramanda nei borghi.

Il Patrimonio Immateriale dell’Umanità del Lazio comprende la Macchina di Santa Rosa a Viterbo e la Transumanza. La Macchina di Santa Rosa è un’imponente struttura illuminata alta oltre 30 metri e pesa diverse tonnellate. Viene portata in processione per le strade della città dai “facchini”, uomini che con impegno e sacrificio la trasportano sulle loro spalle. Uno spettacolo unico al mondo, che richiede abilità, coordinazione e devozione da parte di tutti.  
Nel 2019 è stata inserita la Transumanza che è molto di più del semplice spostamento di bestiame: è un viaggio attraverso il tempo, un legame con la terra e una testimonianza della resilienza e della creatività umana. un elemento fondamentale dell’identità culturale del Lazio. I pastori che seguono le antiche rotte della transumanza sono custodi di una saggezza ancestrale, tramandata di generazione in generazione. Le loro storie, canzoni e tradizioni orali raccontano una parte importante della storia della regione e della sua gente.
Inoltre sono molti i beni materiali e immateriali che il Lazio vuole inserire nel proprio Patrimonio Unesco. La Regione si sta impegnando a supportare le candidature della Via Appia – Regina Viarum per la valorizzazione dell’antico asse viario da Roma a Brindisi e della Via Francigena, la più importante strada che, nel Medioevo, collegava i paesi oltre le Alpi occidentali a Roma, meta principale per i pellegrini che, all’ epoca, viaggiavano da tutta Europa.

Del paesaggio culturale degli insediamenti benedettini, medievali del Lazio che comprendono l’Abbazia di Santa Maria di Farfa a Fara in Sabina, il Sacro Speco, il Complesso di Santa Scolastica a Subiaco  e l’Abbazia di Montecassino. E ancora la tentative liste è arricchita dalle Ville della nobiltà papale, edificate nella campagna laziale a partire dalla seconda metà del Cinquecento da esponenti dell’aristocrazia legati alla corte pontifici e dall’Infiorata di Gerano, che è la più antica al mondo, tra le Infiorate, Tappeti e Mosaici d’Arte Effimera.


L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Genova dal 12 al 14 settembre 2024.
Lo staff del wte è a disposizione per trovare la migliore soluzione per la vostra partecipazione.
Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it