La Giordania, dove storia, cultura e tolleranza sono Patrimonio mondiale Unesco
Newsletter a cura del WTE
La Giordania, dove storia, cultura e tolleranza sono Patrimonio mondiale Unesco
La cultura e la storia della Giordania sono rappresentate al meglio nei suoi sei siti Patrimonio mondiale Unesco. L’ultimo riconoscimento, in ordine temporale (2021), è quello della città di Salt, quale “città della tolleranza, della civiltà e dell’ospitalità”. Qui, dove si trovano le tombe di Giobbe e del profeta Jethro, dove chiese e moschee sono costruite le une accanto alle altre, il rispetto della diversità e la convivenza tra religioni sono un esempio che si fonda sull’antica storia del Paese mediorientale.
Storia che emerge in tutta la sua grandezza e suggestione nell’area archeologica di Petra, l’antica capitale nabatea, con i suoi templi, le tombe e le case scavate nella roccia. Situata nel sud della Giordania, Petra è stata iscritta nella World Heritage List nel 2007 e, ogni anno, è meta di migliaia e migliaia di turisti, affascinati dalla sua architettura e anche dai misteri che tuttora custodisce.
A 120 km a sud di Petra, l’emozione continua con il Wadi Rum, area desertica di sabbia rossa e rocce ocra, scavate da millenni, divenuta sito Unesco nel 2011. Nel tempo, tra i suoi canyon, si sono succeduti insediamenti umani che hanno lasciato importanti testimonianze incise sulle pareti rocciose e, ancora oggi, famiglie di beduini, vivono nell’area rispettandone il passato e le tradizioni e contribuendo alla sua valorizzazione.
In questo ideale viaggio nel tempo che la Giordania permette con le sue bellezze, la quarta tappa è il sito, Patrimonio mondiale dal 2004, di Umm er-Rasas, ricca testimonianza della civiltà bizantina e romana. I Romani ebbero qui un importante snodo strategico, militare e commerciale, quindi, l’area fu occupata da cristiani e musulmani. Oggi, Umm er-Rasas è anch’essa testimonianza della tolleranza religiosa che ha caratterizzato la storia dell’intero Paese.
È in Giordania, infatti, che Gesù fu battezzato e a ricordarcelo c’è un altro sito Unesco, denominato Betania Oltre il Giordano, a circa 10 km dal Mar Morto. Situato sulla sponda orientale del fiume Giordano, è suddiviso in due siti principali, i resti del Jabal Mar-Elias (la collina di Elia) e la zona di Zor con i resti delle chiese e degli stagni del battesimo, dove si considera che abbia operato Giovanni Battista e sia stato da lui battezzato lo stesso Gesù. L’Unesco lo ha inserito nella WHL nel 2015.
Infine, ultimo ma, in realtà, il primo sito della Giordania iscritto nel Patrimonio mondiale nel 1985 è Quasi Amra, castello edificato nell’VIII secolo in pieno deserto, caratteristico per la sua struttura ma soprattutto per gli affreschi con scene di caccia e di vita quotidiana.
La Giordania sarà presente alla prossima edizione del WTE, a Torino dal 21 al 23 settembre, per far conoscere i propri beni Patrimonio Mondiale.
L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Torino dal 21 al 23 settembre 2023.
Lo staff del WTE è a disposizione per trovare la migliore soluzione di partecipazione all’evento.
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