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La relazione tra uomo, natura e cultura al centro della valorizzazione dei siti Unesco del Piemonte

14 Settembre 2022

Newsletter a cura del WTE

La relazione tra uomo, natura e cultura al centro della valorizzazione dei siti Unesco del Piemonte
 
Il Piemonte è una delle regioni italiane con più siti patrimonio mondiale, se si considerano  – oltre alle Residenze Sabaude, ai Sacri Monti, i Siti palafitticoli preistorici delle Alpi, ai Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, e Ivrea Città Industriale del XX Secolo- anche Torino, Città creativa per il Design, Alba Città creativa per la Gastronomia, Biella Città creativa per l’Artigianato e le arti popolari, il Geoparco Sesia Val Grande e le tre biosfere del Ticino Val Grande Verbano, Collina Po e Monviso,  a cui si aggiungono anche i beni immateriali dell’Arte dei muretti a secco, l’alpinismo e l’arte musicale dei suonatori di caccia.

Un patrimonio importante che è operativamente gestito secondo modalità differenti e rispetto al quale la Regione svolge ruoli diversi, seppur accomunati da una visione condivisa che pone al centro le relazioni tra uomo, natura e cultura, come ci spiega l’assessore al Turismo e Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio.

Gran parte del territorio piemontese è in effetti interessato da processi che l’UNESCO ha sviluppato nel settore culturale o delle scienze naturali. -afferma l’assessore Poggio- Tutti i riconoscimenti Unesco della nostra regione sono, soprattutto, orientati al raggiungimento degli stessi obiettivi, quelli che fanno capo allAgenda 2030. Le designazioni derivanti dallattuazione delle Convenzioni internazionali o dai diversi programmi promossi dallUNESCO forniscono infatti una gamma completa di strumenti finalizzati a promuovere lo sviluppo sostenibile: agendo sia a livello globale, sia a livello locale, ma con valenze che superano i confini territoriali, manifestano una naturale vocazione a caratterizzarsi come luoghi di sperimentazione di modelli di sviluppo aderenti agli obiettivi dellAgenda 2030. Questa deve essere la loro missione.

Per rafforzare la vocazione connaturata in tali riconoscimenti e favorire l’attuazione di processi concreti, la Regione ha accolto la spinta a favorire il coordinamento dei soggetti molteplici coinvolti nella gestione di tale patrimonio di valori e beni materiali; emergeva infatti la necessità di promuovere la conoscenza e lo scambio di informazioni, l’integrazione di progetti, lo sviluppo di attività multidisciplinari e l’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie.

La Regione sostiene anche altre candidature quale, per esempio, quella della Sacra di San Michele, il cui piano di gestione per la candidatura è abbastanza avanti, di recente anche quella della Via Francigena, per la quale lei stessa è tra i firmatari della richiesta, insieme alle altre regioni italiane attraversate dal percorso. Ci può spiegare meglio motivazioni e azioni?

Entrambi i progetti hanno un unico filo conduttore, quello di aggiungere altri due siti nella mappa internazionale delle mete di prestigio. Che non sono soltanto di interesse turistico ma anche scientifico. La Sacra di San Michele è un libro di storia a cielo aperto, così come anche la via Francigena di cui la Sacra di San Michele è una delle tappe. Per questo è importante il lavoro di valorizzazione che abbiamo messo in cantiere. Labbazia benedettina piemontese recentemente è stata indicata da National Geographic come una delle 23 mete spirituali da visitare in Europa, ed è stata inserita dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese in un progetto che la collega ad altri sette siti monastici in sei Regioni italiane.

Con quali novità la Regione Piemonte sarà, dunque, presente al WTE di Verona?

La Regione intende soprattutto far conoscere il variegato panorama e la ricchezza culturale rappresentate dai riconoscimenti UNESCO e presentare alcune iniziative di spicco del secondo semestre del 2022 che coinvolgono territori conosciuti come eccellenze UNESCO, quali la Conferenza Europea dei Geoparchi e la sesta edizione della Global Conference in Wine Tourism del 2022. Alba e le Langhe, Monferrato e Roero, già dichiarati patrimonio culturale dallUNESCO, saranno il teatro di questa edizione della conferenza mondiale promossa dalla World Tourism Organization, lagenzia delle Nazioni Unite. Un incontro volto allo sviluppo del turismo vinicolo, allinterno di una discussione che vede come obiettivi quello della crescita di questo settore, in una visione futura volta alla sostenibilità e inclusività delle zone rurali di produzione. Intendiamo inoltre dare visibilità ad alcune buone pratiche di gestione che caratterizzano il sito UNESCO di Ivrea Città industriale del XX secolo e alle novità che riguardano le Residenze Reali Sabaude, di cui ricorre il 25° anno dell’iscrizione a sito Patrimonio mondiale.

L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Verona dal 15 al 17 settembre 2022.

Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it