Turismo e Patrimonio Mondiale
Newsletter a cura del WTE
Turismo e Patrimonio Mondiale
Quando si parla di Turismo e Patrimonio mondiale UNESCO, la relazione tra i due è duplice: da un lato, proprio il sito UNESCO attrae visitatori, peraltro, sempre più consapevoli e culturalmente preparati; dall’altro, il turismo stesso offre al Patrimonio mondiale opportunità in termini di sviluppo economico, che ne possono favorire la conservazione, oltre a creare risorse per la comunità locale. Il Patrimonio rappresenta, dunque, una fondamentale risorsa di base per il settore turistico, tanto che la maggior parte dei siti del WH sono destinazioni turistiche significative. Tuttavia, non si può prescindere dalla necessità di definire dei modelli di gestione dei flussi turistici nelle destinazioni Patrimonio Mondiale, al fine di garantire la conservazione dell’integrità e l’autenticità dei siti stessi, condizioni imprescindibili, che si impongono fin dal momento della loro iscrizione nella WHL. Proprio con questo obiettivo l’UNESCO ha ideato e condiviso l’UNESCO World Heritage and Sustainable Tourism Programme, al fine di affermare un nuovo approccio al turismo, basato sul dialogo e la cooperazione tra i vari attori, nel quale la pianificazione del turismo stesso e della gestione del patrimonio siano integrate a livello di destinazione, affinchè gli asset naturali e culturali siano valorizzati e protetti e si possano sviluppare flussi turistici appropriati.
Parlando del turismo culturale più in generale, negli ultimi anni, il turismo culturale ha rappresentato, senza dubbio, il mercato turistico più ampio nonché quello con la crescita più marcata, rispetto ad altre tipologie di turismo, attestandosi sempre più come uno dei segmenti più attrattivi e remunerativi del mercato turistico nel suo complesso. Questa analisi resta altrettanto vera anche dopo la ripresa del settore post Covid , che senza dubbio è stato uno dei più colpiti dalla crisi economici conseguente a quella sanitaria.
Analizzando nel dettaglio le caratteristiche del turismo culturale -quindi anche quello legato al Patrimonio mondiale- si può notare che se, da un lato, esso è -come detto- uno dei più importanti in termini di volumi di turisti e di ricchezza generata, che si contraddistingue per l’elevato grado di internazionalità dei turisti stessi, dall’altro, si caratterizza per una durata del soggiorno più limitata rispetto ad altri mercati turistici, come quello balneare o quello montano. Non basta, dunque, disporre di un ricco patrimonio storico-artistico-culturale, archeologico e letterario, bisogna promuoverlo adeguatamente e sviluppare, in maniera incisiva, investimenti di qualità e un approccio integrato alla destinazione, al fine di offrire al turista un’opportunità di visita completa e adeguata alle sue esigenze e aspettative.
Da qui l’importanza di partecipare al WTE ,unico evento al mondo che si occupa di promozione e valorizzazione del Patrimonio Unesco.
Dalle ricerche di settore emerge come, sempre di più, il turista del futuro sia alla ricerca di esperienze che lo emozionino e lo arricchiscano, che gli permettano di socializzare e di conoscere, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale. Per questo, affinché le politiche di promozione turistica siano efficienti, è necessario che istituzioni e operatori sappiano governare i processi e le dinamiche di scelta della destinazione turistica Unesco, ottimizzando al meglio gli strumenti della promozione migliorando continuamente la cosiddetta “brand reputation” della destinazione stessa.
L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Torino dal 21 al 23 settembre 2023.
Lo staff del WTE è a disposizione per trovare la migliore soluzione di partecipazione all’evento.
Per informazioni: Tel 0758005434 | mail info@wtevent.it | www.wtevent.it