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WTE 2023, Assessora Vittoria Poggio: “Il World Tourism Event a Torino offrirà al Piemonte la possibilità di mettere in vetrina le eccellenze materiali e immateriali del nostro territorio

14 Marzo 2023

Newsletter a cura del WTE

WTE 2023, Assessora Vittoria Poggio: “Il World Tourism Event a Torino offrirà al Piemonte la possibilità di mettere in vetrina le eccellenze materiali e immateriali del nostro territorio

In attesa della prossima edizione del World Tourism Event 2023, che si svolgerà a Torino dal 21 al 23 settembre, ospite nello splendido Palazzo Carignano, anch’esso annoverato tra le Residenze Sabaude Patrimonio Mondiale, incontriamo l’assessora alla Cultura, al Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Vittoria Poggio.

Nel 2023 sarà il Piemonte a ospitare la 14esima edizione del World Tourism Event. Quali le motivazioni della scelta di portare l’evento a Torino?
«Il turismo è un asset economico della Regione, il Pil del settore è cresciuto e contiamo di farlo crescere ancora. Abbiamo un tessuto imprenditoriale molto reattivo che anche nella fase pandemica ha messo in gioco anche i propri capitali e per questo per noi era importante ospitare questo evento che ci offre la possibilità di mettere in vetrina le nostre eccellenze materiali e immateriali»

 

Come si muoverà la Regione Piemonte e il suo assessorato in particolare in vista dell’evento, anche per l’accoglienza ai buyer internazionali che saranno presenti?
«Workshop ed educational tour. Sarà organizzata una borsa B2B con circa 50/60 tour operator italiani e stranieri. La domanda sarà rappresentata da importanti tour operator specializzati nel settore del turismo culturale, archeologico, turismo responsabile e sostenibile secondo i dettami UNESCO. L’offerta sarà rappresentata esclusivamente da operatori economici (agenzie di viaggio, strutture ricettive in genere) ricadenti in aree UNESCO. Seguirà una giornata di Educational Tour per mostrare ai Tour Operator ospiti le bellezze del Piemonte e del suo territorio. Il workshop si svolgerà presso la Sala Conferenze e la Sala Longa di Palazzo Carignano a Torino il 21 settembre 2023. Abbiamo previsto anche un focus scientifico che sarà gestito durante le tre giornate dell’evento con la seguente caratteristica: una parte dedicata esclusivamente alle presentazioni delle Destinazioni Turistiche, focus motivazioni di viaggio verso i luoghi dei Patrimoni Mondiali UNESCO: target viaggi d’istruzione, scuole; una parte dedicata a presentazioni, analisi e ricerche, dibattiti, interviste individuando una serie di elementi tematici, legati alla fruizione del patrimonio culturale UNESCO in chiave “turistica”

 

Il WTE è un’occasione di visibilità per i beni del Patrimonio mondiale sia materiale che immateriale, non solo di quelli presenti nello spazio espositivo del salone, ma anche di quelli del territorio ospitante. È, altresì, un significativo momento di confronto sui temi Unesco e la tutela del patrimonio. Quali strategie e azioni intende portare avanti in questo senso?
«Il Piemonte è una delle regioni italiane con più siti patrimonio mondiale, se si considerano oltre alle Residenze Sabaude, ai Sacri Monti, i Siti palafitticoli preistorici delle Alpi, ai Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, e Ivrea Città Industriale del XX Secolo, anche Torino Città creativa per il Design, Alba Città creativa per la Gastronomia, Biella Città creativa per l’Artigianato e le arti popolari, il Geoparco Sesia Val Grande e le tre riserve della biosfera del Ticino Valgrande Verbano, Collina Po e Monviso, a cui si aggiungono anche gli elementi immateriali dell’Arte della costruzione in pietra a secco, l’alpinismo, la cerca e cavatura del tartufo, l’arte musicale dei suonatori di caccia. Ospitare il Salone in Piemonte sarà occasione per dare massima visibilità ai suoi beni Patrimonio Mondiale come anche agli altri riconoscimenti UNESCO piemontesi, usando l’occasione per diffondere la conoscenza di queste realtà presso il pubblico e le scuole e incentivare opportunità di lavoro e sviluppo.

 

A partire dalla scelta della location: il Museo nazionale del Risorgimento italiano all’interno del Palazzo Carignano, parte del sito seriale delle Residenze sabaude. Da diversi anni, infatti, la Regione lavora per incrementare il coordinamento e il lavoro congiunto tra i siti e gli altri riconoscimenti appartenenti ai programmi UNESCO, e per rafforzare questo approccio ha istituito un tavolo di lavoro, formalizzato grazie alla nuova legge regionale in materia di cultura. I riconoscimenti piemontesi sono poi accomunati da una visione condivisa che pone al centro le interrelazioni tra uomo, natura e cultura; inoltre, spesso in uno stesso territorio sono presenti più riconoscimenti. Sono soprattutto orientati al raggiungimento degli stessi obiettivi, quelli che fanno capo all’Agenda 2030. Le designazioni derivanti dall’attuazione delle Convenzioni internazionali o dai diversi programmi promossi dall’UNESCO forniscono infatti una gamma completa di strumenti finalizzati a promuovere lo sviluppo sostenibile: agendo sia a livello globale, sia a livello locale, ma con valenze che superano i confini territoriali, manifestano una naturale vocazione a caratterizzarsi come luoghi di sperimentazione di modelli di sviluppo aderenti agli obiettivi dell’Agenda 2030. Questa deve essere la loro missione».

 

In particolare, nel 2023 ricorre il ventennale della Convenzione sul Patrimonio Immateriale Unesco. Come prevedete di celebrare questo anniversario? 
«La Regione pone particolare attenzione alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio immateriale, che viene anche rilevato dalla legge regionale in materia di cultura. Con riferimento a quegli elementi riconosciuti dall’ UNESCO, intendiamo dare grande rilievo e favorirne la conoscenza anche al fine di garantirne una riconoscibilità sia da parte dei visitatori che giungono sui nostri territori anche per scoprire il nostro patrimonio, ma anche e in primis da parte dei cittadini piemontesi che sono i primi eredi di tale patrimonio. Grazie alla stretta collaborazione che la Regione ha intessuto con i soggetti e con le comunità detentrici dei riconoscimenti UNESCO in merito al patrimonio immateriale, intendiamo offrire uno spazio dedicato alla loro presentazione proprio per favorire la scoperta di questi saperi e valori tradizionali, senza tralasciare il dialogo con gli altri elementi immateriali presenti sul territorio italiano».

Per chiudere questa breve intervista un invito da parte sua a scoprire l’edizione 2023 del World Tourism Event.
«Il Piemonte è una terra di luoghi spettacolari non soltanto per la storia plurisecolare che si manifesta attraverso i paesaggi e la bellezza, l’architettura e le suggestioni mozzafiato, ma anche per i luoghi che hanno ospitato aziende di grande rilievo nel panorama nazionale e internazionale, creato posti di lavoro e attività da cui sono germogliati legami unici tra terra e comunità. Relazioni così strette che ancora oggi a volte ci portano a identificare un luogo con un prodotto di eccellenza, oppure una comunità con il proprio dialetto, un edificio oppure un Santo con un paese o una città.  Tante storie bellissime che compongono il più grande puzzle di quella meraviglia delle meraviglie che si chiama Italia».

 

L’appuntamento con il World Tourism Event for World Heritage Sites è a Torino dal 21 al 23 settembre 2023.
Lo staff del WTE è a disposizione per trovare la migliore soluzione di partecipazione all’evento.
Per informazioni: Tel 0758005434  | mail info@wtevent.itwww.wtevent.it